UN INFORTUNIO ALLA MANO DESTRA FERMA ALESSANDRO MAESTRI
Il forte lanciatore romagnolo si è procurato un lungo taglio sotto al pollice, colpito da una pallina. L’infortunio è arrivato nel corso della partita tra Orix Buffaloes e Tohoku Rakuten Golden Eagles, dopo che nella mattinata Alessandro aveva fatto visita alla Nazionale Under 18, a Osaka per il Campionato Mondiale di Categoria
Una giornata dolce-amara, quella di giovedì 27 agosto 2015, per Alessandro Maestri, il pitcher azzurro che milita nel massimo campionato giapponese. Dolce perché si è riunito con un gruppo (lo staff dellaNazionale Under 18) del quale ha fatto parte, incontrando gli attuali juniores, pronti a esordire nel campionato Mondiale di categoria. Amara perché, in serata, in campo per 2 inning nella sconfitta 6-0 dei suoi Orix Buffaloes contro i Tohoku Rakuten Golden Eagles, ha subito un doloroso infortunio.Nel corso del settimo inning, dopo aver affrontato 7 uomini con 3 K e una base ball, senza subire valide, su una linea dell’esterno sinistro dei Golden Eagles, Kitagawa, una battuta potente, Maestri non è riuscito a mettere il guanto ed è stato colpito dalla pallina alla mano destra: “Non ho avuto il tempo di pensare” ci ha raccontato Alessandro Maestri “la pallina è caduta subito dietro il monte, l’ho raccolta e tirata in prima, ma ormai Kitagawa era già arrivato in base. Poi mi sono guardato la mano e ho visto il sangue: a quel punto ho capito cosa era successo.
La pallina è arrivata molto forte e ho anche temuto per un attimo che ci fosse qualcosa di rotto, per fortuna, alla fine si tratta solo di un taglio”.
Maestri, che ovviamente è dovuto uscire dalla partita, è stato poi accompagnato in ospedale dove gli sono stati applicati 7 punti di sutura, ma le analisi strumentali e le radiografie hanno escluso qualsiasi tipo di rottura. “Alla fine è andata bene” chiude il forte pitcher romagnolo, che ha già anche detto che andrà a vedere la seconda partita della sua Under 18 contro Taipei. “Dovrò stare fermo una quindicina di giorni, ma poi potrò tornare in campo e questa è la cosa più importante”.