SAN MARINO: PIU’ CERTEZZE CHE SCOMMESSE
L’articolo di Carlo Ravegnani su baseball.it
Chiarini manager, Maestri sul monte, Bermudez nel box: la T&A può tornare a vincere dopo 4 anni, con o senza Colabello
Il baseball sammarinese ha scelto un auditorium vicino al confine per presentare la stagione alle porte e tutte le squadre della “famiglia” biancazzurra, dalle giovanili al team di serie C guidato da Luca Spadoni, alla prima squadra. E prima di chiamare in causa Mario Chiarini e i suoi ragazzi, è stato presentato un video con i successi targati T&A dal 2008 (primo scudetto) al 2014 (ultima Coppa Campioni).
Al termine del filmato, il general manager Mauro Mazzotti in un certo senso ha archiviato quel periodo che resta e rappresenta un piacevole amarcord, lanciando una nuova sfida. “Belle immagini, momenti indimenticabili, ma sarebbe ora di rispolverare un po’ quei trofei, tornando a vincere sul campo come eravamo abituati fino a qualche anno fa”. Già, perchè dal 2011 (anno della doppietta) al 2014 il baseball sammarinese ha sempre portato a casa qualcosa, è l’unica squadra nell’era play-off ad aver conquistato tre scudetti di fila. Poi la fine di un ciclo, con l’addio negli anni a Ramos, Cubillan, Duran, Vasquez, quello “forzato” a Tiago Da Silva, senza dimenticare l’addio a Doriano Bindi, il manager di tutti i successi. Il ciclo sembrava poter ripartire nel 2017 con la scelta di Marco Nanni e una finale scudetto conquistata con merito, ma la repentina separazione con l’ex coach Fortitudo hanno costretto la società a rivedere i programmi.
La nomina di Chiarini a manager ha rappresentato la grande novità dell’inverno sul Titano e “Marione” ha cominciato la sua avventura partendo a formare un gruppo, già affiatato a sentire direttamente i protagonisti, a pochi giorni dal play-ball. Il lunghissimo monte di lancio che doveva fare la differenza lo scorso anno, ha perso alcuni pezzi come Kimborowicz, Ascanio, Nieve, oltre a Florian e Oberto. Ai confermati Quevedo, Perez, Cherubini e Coveri sono state aggiunte pedine di assoluto valore come Garate, Jimenez e soprattutto Alessandro Maestri tornato nel Belpaese dopo anni a viaggiare per il mondo e tornato a San Marino 13 anni dopo il suo debutto in A1.
Anche il line-up ha perso alcune mazze d’esperienza come quelle di Chiarini ed Ermini e pure Poma rientrato a Parma, ma l’arrivo di Bermudez nobilita un “nove” dove Lupo e De Wolf sembrano più realtà che scommesse e Reginato pericolo costante col “bastone” in mano. E poi la difesa, spesso marchio di fabbrica di San Marino, con la cerniera Epifano-Ferrini che garantisce notevole affidabilità, come il sempreverde Imperiali e un Pulzetti in crescita costante. Dietro il piatto capitan Albanese supportato dall’argentino Martin e dall’utility Morreale. Gli obiettivi sono i soliti, primeggiare in Italia e in Europa e il roster è allestito per centrare qualche traguardo.
Se poi… Già, sei poi su quella torta ci fosse la ciliegina, sotto forma di arrivo di Chris Colabello, allora oltre all’impatto mediatico, la T&A aumenterebbe di parecchio le proprie quotazioni sul diamante.