GLI AZZURRI PARLANO DOPO PORTORICO-ITALIA
L’articolo di Riccardo Schiroli per la Fibs.
I pareri di Maestri, Vaglio, del manager Mazzieri e dell’esordiente Coveri
Alessandro Maestri è d’accordo: la svolta della partita è stata il quarto inning: “Ce la siamo lasciata scappare lì, purtroppo”.
Hai sofferto un po’ i mancini oggi: “In effetti, sulla valida dell’unico punto mi è rimasta la dritta un po’ alta. Ma in generale è vero, sono stato più efficace con i destri”.
Si diceva prima del torneo che questa gara sarebbe stata decisiva: “Si dice sempre che la prima partita è molto importante. Comunque, mi ricordava poco fa il pitching coach Bill Holmberg che quando arrivammo terzi nella Coppa Intercontinentale 2010 il torneo non era iniziato proprio bene, contro l’Olanda. Domani è un altro giorno…”.
Tornerai a disposizione? “Penso proprio di sì. Ho fatto 83 lanci, ma prima della fine della prima fase sarei tornato a disposizione anche se ne avessi fatti di più…”.
Con Alessandro Vaglio torniamo sull’episodio dell’eliminato a casa base del quarto inning. Il catcher ha decisamente bloccato il piatto: “Con il regolamento precedente, sicuramente sarebbe stata una situazione in cui caricare il catcher, ma ora è vietato. L’arbitro ha visto l’intervento del catcher come regolare e ne prendiamo atto, anche perchè alla fine quel punto non avrebbe fatto la differenza”.
Una volta sotto pressione, Santiago vi ha irretiti con i cambi di ritmo: “Diciamo che abbiamo perso l’occasione di andare in vantaggio e di mettere davvero pressione al loro partente. A questo livello, nessuno ti perdona niente. Quando Portorico è andato in vantaggio, ha fatto il suo gioco con tranquillità”.
Il manager Marco Mazzieri torna a sua volta sull’out a casa base del quarto inning: “Stando a quanto è stato detto dalla Commissione Tecnica, quella che ho visto sul campo è un’interferenza del catcher. Spero rivedano l’azione con l’arbitro e ci sappiano dire come si applica in effetti la regola”.
Mazzieri non imputa la sconfitta all’episodio: “No, il problema è che abbiamo perso qualche occasione. Non siamo riusciti a fare bunt con prima e seconda occupate e zero out, non ci è riuscito un batti e corri. Ma voltiamo pagina: ci riposiamo e pensiamo alla partita di mercoledì contro Taiwan”.
Ludovico Coveri ha esordito in nazionale a nemmeno 19 anni. Com’è andata? “All’inizio ho provato molta emozione. E comunque è andata così così…”.
Cosa intendi: “Che non avrei dovuto concedere il colpito e la base ball dell’ottavo”.
In generale, cosa ci puoi dire dell’esperienza? “Fino qui è molto bella. Sto imparando davvero tantissimo e sono molto soddisfatto”.