MAESTRI LAVORA PER RAGGIUNGERE LA GRANDE LEGA GIAPPONESE
L’asso dei Bandits, Alex Maestri, al momento sta giocando per gli Orix Buffaloes nella Nippon Professional Baseball
Scritto da Alexis Brudnicki
Alex Maestri nel bullpen degli Orix Buffaloes
Alex Maestri sta andando avanti nella strada meno battuta.
A volte il baseball può portarti dove non avresti mai creduto di poter arrivare e Maestri l’ha imparato in prima persona. Il passatempo preferito dagli americani a volte ti può prendere e portare a scoprire passioni e interessi che non avresti mai pensato di conoscere.
A volte ti può anche spezzare il cuore…
Il gioco del baseball ha portato Maestri a viaggiare per tutto il mondo, il suo curriculum non ha bisogno di presentazioni. E’ stato il primo giocatore nato e cresciuto in Italia a firmare per un’organizzazione di Major League Baseball, i Chicago Cubs partecipando a due edizioni (nei primi tre anni passati in america) dell’All Star Game di categoria.
Ha avuto anche l’opportunità di schierarsi in campo con la sua nazionale nei primi due World Baseball Classic e, molto probabilmente, farà parte della nazionale anche al prossimo WBC, in programma per Marzo 2013.
Dopo aver subito la brutta notizia del licenziamento da parte dei Cubs, ha giocato una stagione in una lega indipendente americana. Proprio quella stagione ha permesso all’asso di Brisbane di essere convocato nel team dei Bandits nel continente Australiano, dove ha impressionato pubblico e addetti ai lavori, riconquistando la sicurezza persa sul campo.
L’Italian Stallion ha elevato lo staff dei lanciatori dei Brisbane Bandits riuscendo a eccellere in diverse categorie. E’ stato chiamato all’All Star Game di metà campionato ed è stato nominato dai tifosi miglior giocatore dell’anno.
Quello che ha fatto Maestri in Australia non è passato di certo inosservato. A fine stagione il 27enne originario di Cesena, è stato contattato da una squadra Giapponese: i Kagawa Olive Guyners. Proprio la squadra di Takamatsu, nell’isola di Shikoku gli ha permesso di spostarsi in Asia, per giocare come professionista anche nel paese del Sol Levante.
Nonostante abbia giocato per solo due mesi con questa squadra, è riuscito ad essere nominato per due volte consecutive, pitcher MVP del mese.
Al momento sta ancora lavorando per raggiungere le sospirate e tanto attese leghe maggiori, questa volta in Giappone. E la cosa sta diventando sempre più tangibile, visto che ha appena firmato un contratto con gli Orix Buffaloes. Al momento si trova nella squadra di minor league ma potrebbe essere probabile un suo impiego con la prima squadra prima di Novembre.
Qual’è stato il modo e chi ha contattato immediatamente il lanciatore italiano al momento della bella notizia della firma con i Buffaloes?
“Ho subito informato i miei genitori della notizia” ha detto Maestri. “Ho detto a entrambi che ci sarebbe potuta essere la possibilità di una mia firma ancor prima che succedesse. Sapevano che avevo una buona chance di firmare e ne sono stati molto felice. Sanno benissimo cosa ho passato dopo il licenziamento dei Cubs e quando ho giocato nelle leghe indipendenti americane, mi hanno sempre supportato ed ora sono molto contenti che io sia riuscito a tornare alle dipendenze di un importante franchigia.”
Il partente di Brisbane è sempre stato grato al supporto che la sua famiglia gli ha offerto. Sono stati presenti fin dall’inizio per ogni giorno, mese ed anno nei quali Maestri ha cercato di raggiungere il suo sogno.
Il fratello maggiore di Maestri, Francesco, è sicuramente la persona più attiva nell’ampliare e nel divulgare le notizie su Alex. Francesco ha infatti aperto il sito ufficiale del fratello, postando e traducendo in italiano tutti gli articoli e le foto trovate in rete, riuscendo ad incanalare in un solo sito web tutte le informazioni riguardanti il lanciatore.
Alex è stato molto contento quando suo fratello gli ha detto che sarebbe andato in Giappone a trovarlo… finalmente una persona della famiglia a vederlo giocare da professionista dal vivo.
“Finalmente c’è qualcuno interessato a venirmi a vedere” ha detto Maestri ironicamente. “A parte gli scherzi sono molto contento che venga a trovarmi. E’ probabilmente la prima volta che qualcuno della famiglia viene a trovarmi mentre gioco a baseball.”
Chiaramente per la famiglia di Maestri è sempre stato difficile vederlo da quando ha firmato un contratto da professionista. Alessandro si è infatti allontanato dall’Italia molto presto e raramente ha giocato nei campi della sua nazione. Inoltre la “paura di volare” ha condizionato ben molto i membri della famiglia a raggiungerlo oltreoceano.
Nei pochi mesi che Maestri ha passato in Giappone ci sono state comunque tante persone con cui ha legato molto. A Kagawa, ad esempio, ha passato diverso tempo con un suo compagno di squadra della Repubblica Dominicana e, da quando vive a Kobe, è riuscito a mettersi in contatto con il suo ex compagno di squadra a Brisbane Steven Chambers, che attualmente gioca per gli Yamato Samurai Reds.
“Mio fratello verrà a visitarmi, quindi non mi sentirò solo” ha detto “inoltre ho la fortuna di avere vicino Steve quindi posso permettermi di passare le giornate libere con qualcuno che conosco. Inoltre ho Masahiro Uraguchi, un ragazzo giapponese che ha giocato a baseball in Italia e vive vicino a me. Diciamo che è stata una sorta di guida per me, mi porta sempre a mangiar fuori, mi tiene indaffarato… ”
Ufficialmente Maestri è passato agli Buffaloes il 9 Luglio.
“E’ stato un processo di inserimento molto graduale” ha spiegato. “La mia vecchia squadra, i Kagawa, hanno iniziato a dirmi che gli Orix avevano espresso interesse in me ma ho saputo del loro effettivo interesse solo un paio di settimane prima della firma. Non potevo dire niente a nessuno, anche perché non sapevo bene come comportarmi. Ho sperato tanto che l’interesse potesse concretizzarsi e, fortunatamente, è stato così.”
I Buffaloes hanno seguito Maestri diverse volte e hanno controllato tutti i suoi progressi mentre giocava con i Guyners.
“Abbiamo affrontato i Buffaloes circa due mesi fa” ha poi raccontato l’italiano. “Quando li abbiamo affrontati, un dirigente della squadra mi ha detto che mi stavano seguendo da un pò. Quando hanno organizzato un amichevole per farmi giocare ho capito che poteva essere una buona opportunità per mettermi in mostra. Quel giorno ho lanciato due inning, mi sono comportato bene, è stata forse quella la partita che ha fatto decidere la dirigenza.”
Le impressionanti prestazioni di Maestri nel ruolo di closer dei Kagawa gli hanno permesso di essere nominato come miglior pitcher dei mesi di Maggio e Giugno.
“Due di seguito…” ha detto Maestri a proposito dei due trofei. “Devo ammettere però che non pensavo di meritarmi anche il secondo visto che, a causa della pioggia, abbiamo giocato poche partite. Ho lanciato solo 13 inning… se hanno deciso così non posso che essere contento della loro decisione.”
Comunque sia, i suoi compagni di squadra lo sapevano. I fans anche e quindi i Guyners hanno organizzato una cerimonia per Maestri, prima della dipartita ai Buffaloes, per esternare la loro gratitudine e il loro apprezzamento per quello che Alex ha portato alla squadra. E anche il loro closer ha avuto la possibilità di ringraziare.
“Alla fine dell’ultima partita che ho giocato con loro, i miei compagni di squadra mi hanno fatto un regalo e mi hanno fatto salutare i fans con un discorso al microfono. Grazie alla collaborazione di qualche compagno di squadra, mi sono preparato un discorso in giapponese che ho poi letto al pubblico. Spero sia andata bene.”
Nessuna sorpresa quindi che Maestri sia molto ben voluto dai fans. Per il momento è sceso in campo solo in tre occasioni con i Buffaloes, ancora non si sa bene quale possa essere il suo ruolo in squadra.
“Non ho giocato tanto con la nuova squadra, ho tirato solo quattro inning e mi sono scaldato nel bullpen un altro paio di volte. Non ho ancora capito se il mio ruolo sarà quello di partente o di closer, vediamo che succederà, io sono pronto.”
Per sfortuna dei tifosi dei Bandits, il campionato giapponese terminerà a Novembre e quindi non è detto che Alex Maestri possa ritornare a vestire la casacca di Brisbane.
“Ora sono qui, ma non so cosa succederà nei prossimi mesi e se sarò in grado di tornare a Brisbane, non so come si protrarrà il campionato. Mi piacerebbe poter tornare e sicuramente mi dispiacerebbe se non potessi farlo. A quanto pare la stagione si concluderà a Novembre e rinizierà il primo Febbraio. Devo vedere se riuscirò a gestirmi e come mi gestirò nei due mesi off. Quì ho lanciato tanto e non so se la scelta migliore sarebbe quella di tornare a casa in Italia o direttamente in Australia. Se non dovessi tornare non nascondo che Brisbane mi mancherà…”