DAL PAESE DEL CALCIO AL GIAPPONE: ALEX MAESTRI
Era il 10 Marzo 2015.
Alessandro Maestri si trovava sul monte di lancio del Tokyo Dome.
Stranamente quel giorno non indossava la casacca degli Orix Buffaloes, il logo che aveva raffigurato sul petto aveva impressa la scritta “europe”.
Alessandro Maestri è il primo giocatore della storia del baseball che, nato e cresciuto in Italia è riuscito ad arrivare alla massima lega Giapponese (NPB – Nippon professional baseball).
A Tokyo, in qualità di rappresentante della selezione europea, affrontava la nazionale giapponese, i cosiddetti “Samurai Japan”.
Nella prima partita (della doppia sfida), Maestri è stato impiegato come primo rilievo dopo il partente. Molto buona la prestazione di Maestri che ha concesso un solo punto in 3 inning lanciati.
Il giorno successivo, durante il secondo incontro, per la prima volta dopo le Olimpiadi di Sidney del 2000, la selezione professionista giapponese è stata sconfitta.
Sicuramente gli appassionati di baseball giapponese si saranno stupiti vedendo la forza e la tecnica dei giocatori di un continente che consideravano lontano e poco sviluppato in questo sport.
Abbiamo approfittato per chiedere a Maestri una spiegazione, per farci capire qual’è il livello del baseball europeo e che aria si respira in questo lontano continente.
“Il miglioramento è ancora molto lento, ma il livello di gioco del baseball in Europa si sta alzando, grazie soprattutto ai tanti giovani promettenti che vengono messi sotto contratto in Major League.”
Maestri ha partecipato con la sua nazionale, l’Italia, a tutte e tre le edizioni del Wbc (World Baseball Classic).
A Marzo 2015 ha avuto la possibilità di rappresentare l’Europa contro i Samurai Japan con la selezione europea.
L’Italia è per antonomasia il paese del calcio.
Maestri è nato e cresciuto a Rimini una città che, se posizionata sullo stivale, si troverebbe tra il polpaccio e il dietro del ginocchio.
“Soprattutto nella zona dove ho sempre abitato, ci sono città in cui il baseball è più popolare del calcio. Anche nella mia scuola elementare si promuoveva questo sport.” dice Maestri che, anche grazie all’influenza del fratello maggiore Francesco, ha iniziato a praticare il baseball all’età di 6 anni.
C’è stata un’occasione grazie alla quale il suo talento è sbocciato. Nel 2005 infatti è stata istituita la Europe MLB Academy a Tirrenia. In Europa vivono stabilmente coordinatori e scout della MLB che organizzano eventi in ogni paese, con lo scopo di diffondere il baseball tra i ragazzini. Tra questi giovani vengono individuati dei prospect che vengono invitati in accademia, dove possono giocare e allenarsi; quelli che eccellono possono poi ottenere un lungo piano di crescita all’interno delle franchigie di Major League.
Anche nel 2014, decimo anno di attività dell’accademia, nelle 2 settimane iniziali di agosto hanno partecipato 49 ragazzi provenienti da 12 paesi diversi.
Maestri è uno dei ragazzi che ha partecipato al primo anno di attività dell’accademia.
“Ho sostenuto una prova anche prima di andare all’accademia. Mi ricordo che c’erano tanti coach e scout con la pistola per misurare la velocità. Tutti mi osservavano.”
All’accademia di Tirrenia il talento di Maestri viene compreso da tutti tant’è che nel 2006 ha partecipato con la nazionale italiana per la prima volta al prestigiosissimo WBC.
In seguito a questa manifestazione, viene messo sotto contratto dalla franchigia dei Chicago Cubs. Nel frattempo, anche il compagno di accademia Alex Liddi (terza base ora nella franchigia dei Royals) si fa strada e partecipa, nel marzo del 2012, alla serie di apertura della MLB a Tokyo con la squadra dei Seattle Mariners assieme alla leggenda Giapponese Ichiro Suzuki.
Dopo 6 anni dalla partecipazione all’accademia, Liddi debutta, nel settembre del 2011 in Major League. Fino ad allora solo 6 giocatori nati in Italia e trasferiti durante l’infanzia in America, avevano debuttato in Major, ma Liddi è stato il primo italiano “puro”, nato e cresciuto in Italia e anche il primo partecipante all’accademia ad aver esordito in Major League.
Si può dire che il livello di scouting della MLB e il piano di sviluppo di talenti tramite l’accademia, stava iniziando a dare i suoi frutti.
Tornando alle partecipazioni al WBC, Maestri ha già partecipato 3 volte, mentre Liddi due (la prima nel 2009), sempre con la nazionale Italiana.
Grazie a manifestazioni come il WBC e alla sensibilità che la MLB americana manifesta nel far partecipare i migliori giocatori stranieri di Major e Minor, il baseball in Europa sta continuando a crescere, soprattutto grazie a giocatori di altissimo livello come Maestri e Liddi lo sono attualmente per l’Italia.
A proposito di Maestri, la sua carriera in America è terminata improvvisamente dopo 4 anni di Minor dopo essere arrivato in doppio A, a due soli passi dalla Major. Dopo una parentesi nella Independent League Americana, si è diretto verso l’Australia.
I giocatori che non riescono a sfondare nelle minors, non raggiungendo le majors cercano una nuova chance in campionati come quelli di alcuni paesi Europei, quello Australiano o la Independent League Giapponese appunto.
Tutti questi campionati sono di livello inferiore rispetto alla Major League americana o alla NPB giapponese.
Maestri è arrivato in Giappone nel 2012. Proprio quell’anno, la lega indipendente Shikoku Island League Plus adotta un nuovo sistema in cui vengono accolti 8 giocatori stranieri. Due stranieri per ognuna delle 4 squadre che vi partecipano.
La persona che si occupava della selezione e promozione dei giocatori stranieri era il giapponese Takashi Miyoshi. Dopo dieci anni di esperienza nelle Independent League di America e Canada, Miyoshi ogni anno per un mese tra Gennaio e Febbraio, lavora come coordinatore per aiutare giovani giocatori giapponesi a partecipare alla California Winter League.
Miyoshi non ha esperienza come giocatore in NPB, ma ha lavorato e fatto carriera nelle Independent League Americane come allenatore.
Nel 2012 uno degli 8 giocatori stranieri scelti da Miyoshi, candidato alla squadra di Kagawa, viene improvvisamente accettato nella Independent League Americana. Così la squadra di Kagawa, in cerca di un giocatore straniero sostituto, contatta Miyoshi che riferisce: “C’è un lanciatore dal braccio potente”.
Parlava dell’allora ventisettenne Maestri.
“Prima di arrivare in Giappone non potevo immaginare cosa mi sarebbe capitato. In ogni caso cerco sempre e soltanto di dare il massimo, andare avanti senza voltarmi indietro e giocare concentrato senza pensare al risultato.”
Nessuno aveva previsto che un “sostituito”, sarebbe stato così incisivo come il closer di Kagawa. Nella prima parte della stagione ha lanciato 31 partite su 40, siglando sullo score personale un’eccezionale statistica di 2 partite vinte e 12 salvezze.
I suoi lanci variano da una dritta sparata a 150 km/h di velocità massima, uno slider con spin molto accentuato e un cambio di velocità.
La voce che girava tra le mamme dei ragazzini che ogni fine settimana partecipavano a un corso organizzato dalla Shikoku island per le squadre giovanili era: “c’è un giocatore italiano molto bello!”.
Da quel giorno non passo molto tempo prima che Maestri riuscì a farsi notare grazie alla sua forza e popolarità: dopo aver regalato tante vittorie ai Kagawa nella prima parte della stagione, nel luglio del 2012 arriva la chiamata degli Orix Buffaloes.
Nel Luglio del 2010 infatti viene stabilita una regola tra la NPB e il consorzio di leghe indipendenti, nella quale i giocatori stranieri o ex giocatori della NPB che militano nelle leghe indipendenti possono essere convocati dalle squadre di NPB anche durante la stagione in corso entro il 31 Luglio.
Da quando è stata stabilita questa regola, ogni anno aumentano i giocatori stranieri che contattano le leghe indipendenti giapponesi per cercare di ottenere provini o ingaggi.
Grazie anche al successo di Maestri, tanti giocatori vedono le leghe indipendenti giapponesi come una nuova chance.
Maestri, nei successivi 3 mesi dalla chiamata degli Orix ha ottenuto 4 vittorie e fino, alla stagione scorsa, ha collezionato in totale in 3 anni 14 vittorie e 9 sconfitte costruendo, mattone dopo mattone, il proprio successo.
Quest’anno (la quarta stagione di Maestri in giappone) gli Orix contano nel proprio organico 6 giocatori stranieri e, vista la regola che ne vuole al massimo 4 in prima squadra, la lotta per un posto è molto dura.
“È una storia che si ripete ogni anno. Dopotutto il roster non è una cosa che posso controllare io. L’unica cosa che posso fare è allenarmi stando attento agli infortuni e sfruttare ogni opportunità che arriva.”
La stagione di Alessandro è partita in seconda squadra. La condizione del ginocchio sinistro del compagno di squadra e star Tony Blanco è però peggiorata nel corso dei primi mesi e la star dominicana ha quindi lasciato il posto a Maestri.
Lo stesso giorno allo stadio di Kobe va in scena la sfida contro i Seibu Lions. È il quarto inning e con gli Orix avanti di 4 punti, i Lions segnano un punto e mettono due corridori in prima e seconda base con zero eliminati. In questa difficile situazione Maestri entra come rilievo e mette strike out i 3 battitori affrontati.
“Se avessimo preso il secondo punto l’andamento dell’incontro sarebbe cambiato. Maestri ha fatto un lavoro eccezionale.” ha detto ai microfoni l’allenatore Moriwaki.
In una stagione iniziata con tanti infortuni per gli Orix, avere un rilievo in grado di giocare tanti inning come Maestri, è molto prezioso.
“Sono già pronto per giocare in Major, però mi piace il Giappone. Fin che potrò, vorrei continuare a giocare qua per molto tempo.”
L’Italia, l’America, l’Australia e il presente.
Dopo un viaggio itinerante, arrivato al capolinea giapponese, uno splendido fiore sta per sbocciare.