L’articolo della Fibs
La UnipolSai Fortitudo Bologna ribalta gara due ed annulla il fattore campo del San Marino, imponendosi a Serravalle con il risultato di 7-4, in rimonta, che permette alla squadra di Daniele Frignani di dimenticare la sconfitta di gara uno e forzare gara cinque, consentendo a Matteo Bocchi di festeggiare il primo successo in tre partenze di questo 2020 (due in regular season) contro San Marino. La squadra di Mario Chiarini ha comandato l’incontro fino alla parte alta del quinto inning, dove i felsinei hanno messo alle strette Alessandro Maestri con le battute da basi extra di Alessandro Grimaudo e di Ray-Patrick Didder, mattatore dell’incontro con due doppi e tre punti battuti a casa. Poi è un discusso sesto inning da due punti a permettere alla Effe di prendere il largo ed affidare il risultato nelle sicure mani di Alex Bassani.
Gara due propone la sfida tra i due leader in campionato per partite vinte, Alessandro Maestri (7-0) e Matteo Bocchi (7-1). Nelle due occasioni in cui i due partenti si sono affrontati in stagione regolare, nessuno dei due ha vinto. Fa eccezione questo incontro di play-off, che ha visto le due squadre rincorrersi fino al sesto inning, dove la UnipolSai Fortitudo Bologna si riscopre cinica ed assassina riuscendo a sfruttare tutte le occasioni capitate alle mazze degli uomini di Frignani, che celebrano il successo proprio con Matteo Bocchi sul monte di lancio.
È la Effe la prima ad aprire le danze e lo fa nel primo inning, dove, con un eliminato, Lorenzo Dobboletta si conquista una base su ball. Un errore di tiro di Caseres su una battuta di Helder fa avanzare Dobboletta in terza, mentre un lancio pazzo di Maestri fa il resto, permettendo la prima segnatura ospite. Bocchi sembra sicuro dei suoi mezzi e nel primo inning argina un errore difensivo di Helder (su una battuta di Celli) grazie ad una presa al volo di Russo su volata di Angulo. Nel secondo inning, però, mentre Maestri prende fiducia con uno strikeout su Astorri ed un inning perfetto e le cose si complicano per il lanciatore di proprietà dei Chicago Cubs che incappa in un inning “no” in cui il San Marino attraversa il piatto di casa base per ben quattro volte, sfruttando anche due errori della difesa bolognese. Il primo, con corridori in prima e seconda, arriva su una volata di Vincent Ahrens che sembra poter essere facile preda per Alexander Russo, ma l’esterno italo-dominicano perde la palla, permettendo così la corsa a casa di Giovanni Garbella. Passano pochi lanci ed una palla mancata da Cesare Astorri fa avanzare i corridori in prima e seconda, con San Marino che passa sul 2-1 poco dopo su singolo di Giulio Monello. Su una battuta di Lole Avagnina è poi un altro errore difensivo, questa volta su un tiro di Dreni che Grimaudo non tiene, a far entrare il terzo punto mentre un singolo di Federico Celli regala al San Marino quello che sembra il punto del K.O.
La UnipolSai Bologna però non demorde e nella parte alta del terzo riesce a grattare un punto grazie a Didder, che prima sacrifica Dreni in seconda, poi ruba la sua prima valida della postseason, scappa in terza su una presa al volo di Giovanni Garbella e va a punto su una linea di Helder finita ai piedi del muro dell’esterno centro per un doppio.
Per il Bologna Bocchi fa fatica, ma combatte e tiene a zero le mazze del San Marino nonostante una valida di Giovanni Garbella nel terzo inning e l’arrivo in base di Lorenzo Avagnina nel quarto. Anche Maestri sembra riuscire a mantenere la partita in pugno, ma nel quinto crolla con le valide di Grimaudo (doppio), Dreni (singolo) e soprattutto Didder, protagonista di una volata a sinistra per il doppio del pareggio che serve anche a rianimare il dugout bolognese. Alessandro Maestri non riesce a recuperare la forma e con un lancio pazzo vede entrare anche il punto del sorpasso, 5-4, segnato proprio da Didder.
Il San Marino di Mario Chiarini non riesce a tornare in partita, e nella parte bassa del quinto inning si scontra contro il muro eretto da Matteo Bocchi e da Alex Bassani, che chiude l’inning al primo lancio inducendo Giovanni Garbella ad un doppio gioco girato da Didder, Dreni e completato da Grimaudo. La Fortitudo invece sembra trovarsi su una nuvola ed il sesto inning vede altri due punti, del definitivo 7-4, contro Nicola Garbella, che ha iniziato la ripresa al posto di Maestri. L’inning ha visto il debutto anche dell’instant replay, richiesto da Mario Chiarini per una situazione di presunta ostruzione da parte di Alessandro Grimaudo, che dalla prima base correva verso la seconda, scontrandosi con il difensore Maikel Caseres, il quale non ha poi potuto avere la possibilità di chiudere un possibile doppio gioco su bunt di Dreni. Gli arbitri hanno confermato la chiamata iniziale, e quindi Dreni salvo in prima, con la conseguenza del punto del 6-4 segnato da Russo, con il 7-4 che invece arriva con un doppio di Didder al secondo lancio. Nicola Garbella rimedia con uno strikeout su Dobboletta ed altri tre nel settimo su Helder, Oduber e Russo. Ma ormai è troppo tardi: Alex Bassani, che aveva chiuso anche il sesto inning con un altro doppio gioco, non cede e, nonostante le basi piene, chiude la partita con uno strikeout su Giovanni Garbella che riequilibra la serie.
Lunedì 21 settembre di nuovo in campo al “Gianni Falchi” per gara tre.