Il sogno di Alessandro

30 Agosto 2012
IL SOGNO DI ALESSANDRO

Il bellissimo articolo di Nicolò Balzani

“Un sogno per essere trovato deve essere rinnegato.”

Rinnegato da te stesso o dagli altri poco importa, ma la cosa che veramente conta è di non credere mai a chi ti dice che la tua storia è finita, non credere a chi ti dice che è il momento di voltare pagina, la pagina deve essere ancora scritta e tu, solo tu, puoi decidere quando, se voltarla e cambiare il capitolo della storia della tua vita.

Un ragazzo insegue un sogno, non uno qualsiasi, il suo è particolare e sa bene che l’unico modo per realizzarlo è quello di andare lontano da casa, molto lontano da casa; il diametro di una pallina da baseball non è come quello di un pallone da calcio in Italia (chi ha orecchie per intendere intenda). Viaggia oltre il mare e approda in America, viene scelto, viene premiato, promosso e promosso ancora, fino a sentire che il suo sogno si sta per realizzare, da lì a poco debutterà nella grande lega dove tutti i ragazzini americani hanno sperato di arrivare… ma lui è italiano e c’è un’enorme differenza in molteplici sensi.

Proprio quando tutto sembra essere perfetto, succede qualche cosa, perchè la perfezione è nascosta negli imprevisti. La perfezione non esiste, oppure esiste perchè è imperfetta, è come una bella donna che nasconde sempre i suoi difetti fino al secondo appuntamento, secondo appuntamento… ecco che ad Alessandro Maestri l’America non gli regala un secondo appuntamento, lo “taglia”, lo elimina con un biglietto diretto per l’Italia.

Per lui non è finita, come l’occhiello di questo articolo racconta, non è finita finché non lo decide il protagonista di questa vita. Allora riparte, da solo come al solito, di nuovo in America, poi Australia, un pizzico di Italia e il Giappone. La terra del Sol Levante è la sua seconda grande possibilità, il modo con cui la vita ti mette alla prova e vuole capire se a quel sogno, per quel sogno da molti rinnegato, ora sei pronto e quanto ci hai creduto veramente.

Il riscatto di Ale Maestri, parte dalla periferia ed arriva in poco più di tre mesi alla lega maggiore, all’olimpo del baseball mondiale dietro solamente a quello della Major americana. Ci arriva con la solita voglia di fare, tanta passione e voglia di mettersi alla prova, tanto da accettare uno stipendio poco importante perchè di importante c’è solo vivere la vita e se ne sei capace, se ne hai il coraggio, il premio sarà ben più grande. Vivere la vita, vivere il proprio sogno, senza che niente e nessuno possa impedirti di crederci.

Alessandro Maestri diventa la rivelazione di questo finale di campionato giapponese (Nippon Professional Baseball o NPB). Complete Game e una montagna di strike out… e il suo sogno continua e con esso anche il mio che ritrova entusiasmo ogni giorno che leggo le sue avventure orientali (www.alessandromaestri.com), ai miei occhi appare come un nuovo Marco Polo. Ricordo ancora una sua frase, letta da qualche parte, proprio nei momenti della sua grande delusione americana:

“Non mi sento un lanciatore inferiore a tanti altri che sono in Major League”… questo è credere nel proprio sogno, grazie Ale per avermelo mostrato!

Un altro fantastico esempio della frase di Michail Bakunin: “Cercando l’impossibile, l’uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.”

P.S: Post dedicato anche ad un altro Ale ed ad Enrico, grandi amici, al loro sogno e alla loro America.