IL GIAPPONE DI MAESTRI E PANERATI
L’articolo di Riccardo Schiroli per la Fibs
I due lanciatori azzurri sono alle prese con il baseball del Sol Levante. Il destro romagnolo è tra i partenti degli Orix Buffaloes nella NPB e ha già all’attivo tre gare da partente: “Ultimamente non ho lanciato benissimo” confida “E ho dovuto vedere video su video dello scorso anno per trovare il problema”. Il mancino di Grosseto muove i primi passi nella Challenge League
Fino alla primavera del 2012 il Giappone era lontanissimo dall’Italia. E qui è bene che facciamo un passo indietro: stiamo parlando di baseball, perchè geograficamente e culturalmente la distanza non è cambiata, ma nel batti e corri è un altro discorso.
Nella primavera 2012 Alessandro Maestri è stato il primo italiano a giocare in Giappone. E’ partito da una Lega Indipendente (la Shikoku Island League) e ha giocato una grande stagione. E’ stato il presupposto per la chiamata degli Orix Buffaloes, l’esordio nella Pacific League (uno dei 2 campionati della NPB, Nippon Professional Baseball, le Grandi Leghe giapponesi) e la riconferma per la stagione 2013.Maestri è uno dei 5 partenti dei Buffaloes, assieme ai giapponesi Kaneko, Nishi e Kaida e all’altro straniero Dickson, uno statunitense (classe 1984) che è arrivato alle Major Leagues con i St. Louis Cardinals.
“Nell’organizzazione siamo 7 stranieri, ma nel roster della prima squadra non ne possono mantenere più di 4 allo stesso tempo” spiega Alessandro Maestri. Il pitcher romagnolo sembra essersi ben adattato alla vita in Giappone: “Sono d’accordo con il fatto che la lingua è una barriera grande, ma è comunque divertente trovare un modo per comunicare”.
La stagione di Maestri è iniziata con una vittoria il 4 aprile. Ha lanciato 6 riprese (2 punti guadagnati) nell’ampio (13-2) successo dei Buffaloes sui Rakuten Eagles.
Da allora ha lanciato altre 2 volte: l’11 aprile è uscito al quinto della partita con i Fukuoka Hawks. Aveva subito 5 valide, ma 2 erano statefuoricampo di La Hair, l’americano che Fukuoka ha prelevato dai Cubs di Chicago pagando una penale di 950.000 dollari e che ha un contratto milionario; Maestri ha subito lasconfitta (7-6).
Il 18 aprile contro i Seibu Lions i Buffaloes hanno perso 8-6 e Maestri è uscito dopo 4 riprese,6 valide e 4 punti subiti.”Nelle ultime partite non ho lanciato benissimo” ammette l’azzurro.
Mica facile, in una cultura che è tutta basata sull’efficienza e la dedizione e, di fatto, non ammette la possibilità di sbagliare: “In effetti, sono stato subito riempito di domande, tipo se mi faceva male il braccio o che problema avevo. Ho dovuto guardare video su video delle mie partite dell’anno scorso per cercare di trovare il problema…”.
E come ti trovi, in questo contesto? “Diciamo che mi ci devo abituare”.
Il Giappone è il momento più alto della carriera da professionista di Maestri, che è iniziata nel 2006 con i Cubs negli Stati Uniti: “Questa non è la MLB, ma siamo comunque a un livello molto alto. Sicuramente, per la mia carriera si tratta di una grande svolta”.Il contratto con i Buffaloes scadrà alla fine della stagione: ”
A quel punto, dovremo ridiscutere.
I Buffaloes hanno comunque un’opzione e quindi diritto di prelazione rispetto alle altre squadre”.
L’esperienza di Maestri ha fatto da apripista per Luca Panerati. Il mancino di Grosseto ha infatti firmato per i Toyama Thunderbirds, squadra della Baseball Challenge League.
Si tratta di una Lega Indipendente che è stata fondata nel 2007 e che vede al via 6 squadre.
I Million Stars di Ishigawasono i Campioni in carica.”Il campionato è iniziato il 13 aprile con una sconfitta (5-2) a Matsumoto, poi abbiamo vinto (6-2) l’Opening Game in casa”.
Panerati per il momento è stato poco utilizzato: “Ho affrontato 2 uomini il giorno 19. Il pitching coach mi aveva accennato alla possibilità di lanciare dapartente la volta successiva, ma al momento non è chiaro quando intende utilizzarmi”.
L’arrivo in Giappone per Panerati si concretizzato attraverso un agente: “Sì, il suo nome mi è stato suggerito da Alessandro Maestri”. Il salto in NPB di Maestri rappresenta un precedente incoraggiante: “L’esempio di Maestri mi aiuta moltissimo. E’ uno stimolo ad andare avanti e a cercare di fare sempre meglio”.
Panerati conclude con un commento generale sulla sua esperienza: “Il livello penso sia buono, anche se per il momento i pitcher non hanno mostrato velocità particolarmente elevate. Le giornate qui sono lunghe, La mattina si arriva al campo molto presto e alla sera si va via un paio d’ore dopo la fine, perchè rimettiamo tutto a posto, compreso il campo. Qui tutti danno non il 100 per 100, ma il 1000 per 1000. E solo perchè non possono dare di più”. Seguire il baseball giapponese dall’Italia è relativamente semplice se ci si limita alla NPB, grazie ad un certo numero di siti in Inglese.