San Marino era sopra 5-3 al nono, prima di incassare i due punti del pareggio dell’Unipol, che portava a casa il 2-0 nella serie con una linea di Ferrini. Primo match point martedì in casa dei Titani
Batticuore Bologna. La squadra campione uscente vince rocambolescamente al 9° inning, batte ancora San Marino e ipoteca lo scudetto-bis dopo il 6-5 di gara-2 nella serie finale al meglio di 5. I campioni d’Italia e d’Europa, inseguono per tutta la partita, sembrano spacciati sullo 0-4 a metà gara e sul 3-5 prima dell’ultimo attacco, ma rimontano complici gli errori del bullpen rivale. La squadra di Mario Chiarini spreca sul più bello e rovina tutto nella coda di un match durato quasi 4 ore e risolto dal walkoff dell’esterno Jose Ferrini. La squadra di Lele Frignani, invece, è a un successo dal trionfo, per tornare a Bologna ora San Marino dovrà vincere sia martedì che mercoledì le due sfide senza appello. Ma la sconfitta di sabato psicologicamente pesa come un macigno, mentre Bologna si conferma squadra tenace, dalle soluzioni ispirate nelle situazioni più delicate, insomma mai doma (aveva vacillato anche in semifinale con Parma).
AVVIO DA TITANI
Si parte con Claudio Scotti contro Alessandro Maestri. Come in gara-1 il San Marino comincia bene, va in vantaggio nell’inning di apertura grazie al singolo di Federico Celli, che batte il punto siglato dal seconda base Rondon. Al terzo inning Flores spara un doppio lungo al centro che vale il 2-0 di Romero. Dopo 55 lanci e ad inizio quarto, finisce la partita di Scotti e tocca ad Andrea Pizziconi arginare un attacco molto più incisivo rispetto a gara-1. Non concede nulla, il team del Titano. Infatti nel quinto attacco la mazza poderosa di Alex Romero spedisce il fuoricampo del 3-0 a destra. E Reginato con la rimbalzante crea scompiglio nel diamante bolognese (errore di Ferrini) e Celli corre a realizzare il quarto punto sanmarinese. A metà gara sembra fatta per la squadra di Chiarini. E invece no. Nell’attacco bolognese, Marval e Paz mettono pressioni a Maestri, che incassa due valide consecutive e si carica le basi, subisce 2 punti dalla valida del designato Agretti. Partita riaperta, anche perché la palla mancata di Trinci sullo strikeout a Nosti causa il terzo punto del Bologna. E anche per Maestri finisce il match dopo 83 lanci. Sale sul monte del Titano Renè Mazzocchi, oriundo venezuelano, che chiude l’inning.
CHE FINALE!
E’ ancora Celli, tra i migliori in campo, a sfoderare una linea al centro per arrivare in base mentre il punteggio resta in bilico per l’ultimo terzo di partita. Nell’ultimo attacco Flores batte il 5-3 sul neo rilievo Crepaldi, e San Marino consolida il vantaggio. Ma poi il Bologna trova il 5-4 con 2 out sulla valida al centro di Russo, Dobboletta raggiunge la base, e San Marino manda Ludovico Coveri sul monte, ma anche Nosti trova la base gratis e il Bologna segna il punto forzato del pari (5-5). E infine vince 6-5 col walkoff di Ferrini che spedisce la linea verso l’esterno centro dove Giordani si tuffa vanamente. Che finale.