A Sanremo ’96 Elio e le Storie Tese si erano classificati al secondo posto con la loro “La terra dei cachi”. Durante un’intervista al Corriere della Sera per il lancio del libro di Elio, “Lo chiamavano Maesutori”, il frontman della band ha rivelato tanti retroscena della storia della band. Pare che nonostante le numerose insinuazioni la band non si sia mai effettivamente sciolta. Notizia shock: la band aveva vinto Sanremo ’96 ma il televoto fu truccato.
Gli aneddoti sulla band nel nuovo libro di Elio: “Lo chiamavano Maesutori”
Durante un’intervista al Corriere della sera, Stefano Belisari, meglio noto come Elio, frontman di Elio e le Storie Tese ha parlato del suo libro appena lanciato: “Lo chiamavano Maesutori”. Nel testo il cantante e polistrumentista meneghino racconta tutti i retroscena della band milanese. Rende anche omaggio al suo coautore Alessandro Maestri, unico italiano ad aver militato nel campionato giapponese di baseball.
Tra i vari aneddoti raccontati Stefano racconta del suo (non) incontro con Enzo Jannacci, cantautore italiano ed ex compagno di classe del padre: “Mi visitò nell’ospedale dove mi operarono di appendicite, quando avevo 12 anni, ma dormivo”. Il cantante parla anche dei presunti numerosi scioglienti della band. Elio, infatti, ha dichiarato che il gruppo non si sia mai sciolto. Aggiungendo che i suoi componenti continuano ad incontrarsi abitualmente e che, semplicemente, live o registrati nuovi dischi non sono in programma.
Il televoto truccato di Sanremo ’96: Elio e le Storie Tese avevano vinto il festival
La rivelazione più clamorosa, tuttavia, arriva in commento all’assegnazione del secondo posto al Festival della Musica Italiana, Sanremo ’96. La band, con la loro canzone “La terra dei cachi” si classificò infatti seconda a seguito di “Vorrei incontrarti tra cent’anni”, cantata da Ron e Tosca. La vittoria del duo venne annunciata qualche ora prima della fine del Festival da Striscia la Notizia. Partirono quindi immediatamente le indagini a riguardo.
Elio ha dichiarato che un investigatore dell’inchiesta della Procura di Milano gli confessò che effettivamente fu “La terra dei cachi” a vincere il Festival di quell’anno. Tuttavia le indagini non portarono mai ad una conclusione definitiva. Altri Big in gara tra cui Giorgia, Ivana Spagna e Michelle Zarrillo vennero chiamati a deporre. Come dichiarato da Stefano Belisari, fu proprio Giorgia, qualche hanno dopo a riferire di aver ricevuto la stessa informazione dal medesimo investigatore. All’epoca Elio commentò così la partecipazione del suo gruppo al Festival:
“Noi non volevamo andarci, non c’entravamo col festival, ma le pressioni erano tante, Pippo Baudo, i discografici… Ci siamo detti: andiamoci come in gita e facciamo una porcheria, come piace a noi. Nella testa di noi pazzi, quella era l’imitazione fatta male di una canzone impegnata. Però tanto impegnata non può essere, trattandosi del festival delle canzonette. Scriviamo una marcetta, per noi il peggio possibile, e un elenco pedante di luoghi comuni sull’Italia, con giochi di parole davvero stupidi. Però la prima sera, dopo l’intro su ‘parcheggi abusivi… villette abusive’, quando parte ‘Italia sì Italia no’, le signore in prima fila iniziano a battere il tempo e io penso: ahia, qualcosa è andato storto”
A favore del televoto truccato arrivò anche il successo che la canzone di Elio e le Storie Tese ebbe dopo il festival. “La terra dei cachi” si piazzò al primo posto nelle classifiche di vendita italiane. “Vorrei incontrarti tra cent’anni”, invece, non superò mai la settima posizione.