L’articolo di baseballmania.
Con un post sul proprio profilo Facebook Alessandro Maestri ha annunciato il proprio ritiro dal baseball giocato, una decisione che ha preso di sorpresa in molti, e lui giustamente ha dichiarato che era il momento giusto.
Assoluto protagonista del baseball italiano ed europeo degli ultimi anni è sicuramente Alessandro Maestri, una carriera ricca di soddisfazioni, dal primo anno in Accademia FIBS datata 2004 al girovagare nel mondo e tornare in Italia al campionato italiano con la casacca del San Marino Baseball, dallo scorso novembre oltre affrontare battitori è entrato nel consiglio federale, con lui affrontiamo diversi argomenti del baseball italiano.
Dal monte di lancio, al Consiglio Federale quale rappresentate degli atleti, come è affrontare il lavoro amministrativo e “politico” da consigliere?
“Mi trovo in situazione tutta nuova, mi sento in fase di apprendimento giorno dopo giorno, mi sembra di trovarmi nella stessa situazione di un rookie. Mi ritrovo a dover affrontare delle nuove dinamiche e problematiche sempre differenti che cerco di approfondire in ogni sua sfaccettatura. Dopo una prima fase mi sto trovando a mio agio in questa nuova veste, è un incarico che richiede grande applicazione ed impegno.”
Nel Blog Dominate nella rubrica Italiani in America cosa vorresti dire a questi ragazzi/e che affrontano queste avventure oltre oceano?
“A tutti gli atleti che stanno vivendo questa esperienza unica ed irripetibile, dico di approfittare di questa opportunità e di dare tutto quello che hanno, di credere sempre in loro stessi, anche quando la situazione sembra pessima, non desistere dal lavorare duramente. La mia carriera dimostra che c’è sempre un altra possibilità. Il baseball ed il softball ti concedono una nuova possibilità, la costanza nel lavoro ti premia.”
Nella tua carriera hai avuto la possibilità di giocare in quattro continenti, oltre il campionato Italiano in Usa, Messico, Australia, Giappone e Corea affrontando diverse tipologie di baseball in quale torneresti ti sei trovato più a tuo agio?
“Per ogni stagione vissuta in ogni angolo del mondo ripeterei tutto così come è andata, ogni campionato che ho vissuto mi hanno regalato emozioni e sensazioni uniche che ricorderò sempre in maniera assoluta.
Sicuramente ho avuto tanto dall’Australia, mi piaceva il clima, i risultati ottenuti, il modo di vivere australiano ed anche la modalità come veniva vissuto lo sport è stata una gran bella esperienza. Poi sicuramente il Giappone oltre che per lo stile di vita, perché è stato il campionato di più alto livello che ho raggiunto oltre che sono stato lì per oltre 4 anni.
Infine la Corea lì tornerei per prendermi una rivincita forse è stata la stagione che mi ha dato meno soddisfazioni dal punto di vista sportivo, e tornare per dimostrare tutto il mio valore.“
A settembre ci saranno gli Europei in Piemonte, cosa manca alla nazionale italiana per superare il principale scoglio rappresentato dall’Olanda?
“Secondo me, non ci manca nulla. Ogni campionato ha la sua storia, il livello è molto simile, partiamo sempre alla pari. I ragazzi in campo sapranno dimostrare tutto il loro valore e poi parlerà come sempre il campo, giudice unico del nostro sport. Sono fiducioso però perché ripongo molta fiducia nella nostra nazionale.”
Ultima domanda quanto è difficile convivere con l’emergenza COVID 19, per il nostro movimento?
“Lo scorsa anno è stato veramente un evento storico ed irripetibile. La pandemia ha stravolto le nostre vite non solamente dal punto di vista sportivo, e tornare in campo sopratutto nelle prime partite è stato incredibile, ho vissuto con molta emozione e gioia calcare il campo nella scorsa stagione, quasi come un nuovo esordio.
Quest’anno convivere con il COVID 19 è differente ci stiamo quasi abituando con questo nemico, che si è insinuato nella nostra quotidianità, ma sono sicuro che questa stagione sarà vissuta con la stessa emozione dagli atleti che scenderanno in campo.“