ALEX MAESTRI: IL PRIMO GIOCATORE ITALIANO NEL BASEBALL GIAPPONESE
Come già accennato in un vecchio post, la Lega indipendente di Shikoku vede militare, nella stagione 2012 diversi giocatori stranieri. Questo fatto testimonia come il baseball sia diventato uno sport globale, internazionale, giocato ovunque.
Da qualche anno, la lega indipendente di Shikoku vede, come maggiore sponsor e finanziatore la Diamante Pegasus Gunma, di proprietà di due grandi azionisti uno di essi Francese. Questo è uno dei tanti motivi per i quali le leghe Shikoku e Kyushu League Plus (IL), sono state imbottite di giocatori stranieri per l’intero campionato.
Uno di questi è Alex Maestri che ha deciso di vestire la casacca degli Olive Sooners Guy di Kagawa. Il suo volto sta diventando sempre più il biglietto da visita dei Guyners soprattutto per i tanti fans che ad ogni partita si recano sulle gradinate.
“In Italia solitamente il pubblico è composto da pochi spettatori, soprattutto dalle mamme intente ad incitare i propri figli” dice Maestri quando gli si chiede la differenza di pubblico che c’è tra l’Italia e gli altri paesi. Fa pensare la scelta di Maestri che a sei anni, in un paese che pensa solamente al gioco del calcio, decise di iniziare a giocare al baseball, uno sport quasi totalmente sconosciuto nel bel paese.
“Mio fratello aveva già iniziato a giocare e io, per seguire lui, ho iniziato. Inizialmente ho militato nella piccola squadra della mia città, i Falcons di Torre Pedrera poi, dopo tante esperienze, eccomi qua in Giappone.” Il passo dalla piccola squadra di periferia alla serie maggiore italiana è stato breve, ed è così che all’età di 19 anni, è stato chiamato dal San Marino Baseball per mostrare le sue qualità sul monte di lancio. Questa esperienza gli ha permesso anche di guadagnarsi il suo primo stipendio come giocatore di baseball, i suoi primi 300 € da atleta. Nella primavera dell’anno successivo ha avuto l’onore di rappresentare la sua nazione, l’Italia, al primo World Baseball Classic, un emozione unica: “Il primo lancio che ho effettuato in quella competizione è stato contro Moises Alou, che ha spedito la pallina direttamente fuori dal campo. Neanche il tempo di entrare e ho subito subito un fuoricampo. E’ stata anche la prima volta che mi sono visto in televisione, attorniato da giocatori fortissimi e importanti. A parte le prestazioni è stata un esperienza formidabile, mi sembrava di essere in un videogame.” In quell’occasione, con avversari del calibro di Repubblica Dominicana e Venezuela, non si è fatto intimidire e i suoi lanci, scagliati alla velocità di 150 km orari, hanno fatto muovere qualche scout e quello stesso anno, Maestri ha firmato con i Chicago Cubs il suo primo contratto da professionista. Come sempre succede in questi casi ha iniziato la sua carriera nel Singolo A americano ed è stato chiamato due volte nell’All Star Game di categoria, diventando il miglior lanciatore di sempre del suo paese. Nel 2008 ha militato nel doppio A con i Tennesee Smokies e nel 2009 è stato richiamato alla seconda edizione del World Baseball Classic. Tuttavia, il grande onore di diventare il primo giocatore di scuola italiana a vestire la casacca di una squadra di Major League è stato del suo grande amico Alex Liddi, terza base dei Seattle Mariners, mentre Liddi calcava i diamanti della Major League per la prima volta, Maestri si trovava in una zona rurale del Nebraska, più precisamente Lincoln. In quel caso, dopo essere stato licenziato dai Cubs, Maestri stava cercando di rientrare nel giro giusto. Il suo record nelle serie minori è di 32 vittorie e 23 sconfitte con 19 salvezze all’attivo. L’ultima stagione in america è stata proprio in Nebraska, nell’anno 2011 nella lega American Association. Dopo questa esperienza, Maestri ha deciso di volare in Australia, per vestire la casacca dei Brisbane Bandits nel campionato invernale ABL, diventando un giocatore internazionale, il primo italiano nella massima serie Australiana.
Spostamento in Australia pagato da lui e con uno stipendio di 300 dollari alla settimana. Con il costo della vita in Australia non si può certo dire che il suo fosse un lavoro molto redditizio. “E’ stata una scelta dovuta. Sapevo che non sarebbe stato redditizio, ma ero stato licenziato da poco dai Cubs e avevo voglia di riscatto, ero diventato free agent e potevo scegliere liberamente senza dover render conto a nessuno eccetto me stesso. Si può dire che quando ho scelto l’Australia ho pensato ad un investimento sul mio futuro, volevo nuove opportunità.”
Il suo investimento ha portato i suoi frutti e, dopo la straordinaria media ERA di 3,25 con quattro vittorie e quattro sconfitte, Maestri ha avuto un offerta dal Giappone e non ha rifiutato. Gli scout presenti in Australia lo hanno visionato e hanno pensato che la lega giapponese potesse fare per lui.
“Avevo ricevuto una bella offerta anche da una squadra del campionato indipendente americano, ma ho pensato che il Giappone potesse essere una grande esperienza, quando ho avuto la proposta ho pensato che poteva essere una buona scelta”. Dopo essere tornato in Italia e aver giocato per un paio di partite nel campionato italiano con il Rimini Baseball, Maestri è volato verso Kagawa, per raggiungere la sua nuova squadra, gli Olive Guyners.
Il suo ruolo nei Guyners è quello di closer, un ruolo che Maestri ha conosciuto bene per tanti anni, soprattutto all’inizio della sua carriera. Formidabili la velocità della sua palla veloce e del suo slider, lancio quasi imprendibile nell’intera lega giapponese.
Maestri ha contribuito, nel suo piccolo, a rendere la lega ancor più competitiva, adattandosi quasi immediatamente ad uno stile di vita nuovo e a nuove regole. Al momento in 25 partite giocate ha ottenuto 10 salvezze. La sua media ERA dopo l’ultima partita del 17 Giugno è scesa a 1,56.
Questo risultato lo ha reso ancor più fiducioso tant’è vero che nell’amichevole del 12 Giugno contro gli Orix Buffaloes la sua prestazione è stata monitorata da diversi scout della NPB, la lega maggiore giapponese. Hidenori Ito, dall’alto della sua esperienza nella lega NPB ha detto che secondo lui è probabile che prima o poi Maestri verrà chiamato da una delle squadre della massima lega. Secondo lui è ancora difficile nell’immediato ma se Maestri continuerà le sue brillanti prestazioni nella lega Shikoku, la sua chiamata potrebbe essere imminente.
La particolarità di Maestri, dopo aver giocato in Italia, in America, in Australia e adesso in Giappone è la sua forte adattabilità. Anche rispetto al cibo. In Italia il mangiare è eccellente, ma dalla prefettura di Kagawa fanno sapere che non sono per nulla preoccupati, loro sanno come prendere le persone per la gola. A quanto pare Maestri è diventato abile a mangiare spaghetti con le bacchette. E anche la barriera linguistica ha ormai poca importanza. Anche in America la prima volta si è scontrato con un popolo che parlava solo inglese…
“In quegli anni ho fatto esperienza guardando telefilm e televisione in inglese”.
Se una volta il suo sogno era quello di giocare nella MLB, ora per Maestri l’obiettivo è quello di raggiungere la massima lega giapponese. In questo caso sarebbe veramente il primo giocatore in assoluto a giocare per la NPB. Quando gli si chiede cosa farà dopo la sua carriera da giocatore, Maestri dice: “Non so ancora cosa farò, il futuro mi sembra ancora lontano, il mio obiettivo è fare bene nel presente, costruire ogni giorno la mia vita. Se mi volessero nuovamente in Australia sarò felice di ritornare, ma anche se mi chiamassero in Repubblica Dominicana o in Messico, poco importa, sarò felice comunque”.