UN GRANDE SLAM PIEGA L’ITALIA
Grande slam di Mendez al 7° contro Maestri. Rep.Domenicana-Italia 7-0. 300 spettatori presenti.
Esordio negativo degli azzurri al mondiale di Panama sconfitti dalla Repubblica Domenicana che al 7° con Mendez ha battuto un grande slam su una curva di Maestri che ha posto praticamente fine ad una partita senza storia.
Cuba ha stracciato l’Australia 14-0 con un grande slam di Arruebarruena (foto), mentre la Germania si è ben difesa col Nicaragua perdendo 5-4. L’ Italia lotta fino al secondo out del settimo attacco dominicano, poi alza bandiera su un grande slam dell’esterno destro avversario Mendez contro Maestri. La Repubblica Dominicana vince con merito, ma il passivo (7-0) alla fine è ingeneroso per un’ Italia che avrebbe potuto passare in vantaggio al primo, se le gambe di Freddy Guzman (uno dei 5 ex Major League in campo per i caraibici) non avessero tolto una valida ad Avagnina e che, sotto 0-2, ha chiuso il sesto attacco con le basi piene.
Al di là del divario troppo pesante, sarebbe stato comunque impensabile vincere la partita con 2 sole valide (i singoli di Imperiali). Come annunciato, l’Italia dà la palla a Tiago Da Silva (Bertagnon è il catcher) e preferisce Avagnina a Chapelli all’esterno sinistro, con Ambrosino al centro. Il partente della Repubblica Dominicana è Angel Castro, un pitcher di 29 anni con 99 presenze a vari livelli nelle Leghe Minori americane. Attorno a lui è in campo una squadra con ben 5 giocatori con esperienza di Grande Lega, incluso il terza base Leocadio Batista, che vanta oltre 1300 presenze. Danilo Sanchez dei North East Knights è il catcher. Alla seconda ripresa l’Italia si fa pericolosa. Con un out, una rimbalzante di Peppe Mazzanti buca la difesa dominicana (per il classificatore è errore) e il prima base azzurro guadagna la seconda sulla battuta in diamante di Imperiali. Avagnina tocca duro tra esterno centro ed esterno destro, ma la gran corsa dell’ex Major Freddy Guzman vanifica il buon contatto dell’esterno italiano.
Al cambio campo la Repubblica Dominicana passa. Gomez tocca una valida tra il cuscino di prima e Mazzanti, che si trasforma in un doppio perché la palla schizza lontana. Le volate a destra di Mendez e Batista (intervallate dal colpito su Cesar) valgono la segnatura. Da Silva soffre e passa in base Danilo Sanchez, ma chiude comunque la ripresa facendo battere una volata a sinistra all’interbase Silvio Castillo. L’Italia arriva in base al quarto grazie a Granato. Non è ancora ufficialmente la prima valida, perché il severissimo classificatore opta per un errore davvero ingeneroso per Silvio Castillo. L’interbase comunque si rifà quando chiude la ripresa, con Chiarini lanciato verso il punto, eliminando Mazzanti con un formidabile tiro dall’erba. Al quinto la prima valida è finalmente sul tabellone: la ottiene Imperiali con una radente sopra il cuscino di seconda. Ma l’Italia non riesce a costruire nulla. Con un out, Imperiali viene colto rubando e l’attacco non ha altri sussulti. Al cambio campo la Dominicana raddoppia. L’Italia paga a caro prezzo un errore di Mazzanti sulla rimbalzante di Guzman.
L’esterno centro dominicano, che sarebbe stato il terzo out, ruba la seconda e segna sulla fortunosa valida di Bernie Castro, un pop che atterra a pochi passi dalla linea di foul di sinistra. Castro è il terzo out, eliminato dal tiro di Avagnina mentre cerca di raggiungere la seconda. Al sesto Angel Castro colpisce Ambrosino, che poi approfitta di un blocco imperfetto di Sanchez e vola in seconda. Dopo la visita, il partente dominicano mette al piatto per la terza volta nella serata Infante e poi passa in base Granato. Chiarini è il secondo out, ma sposta i compagni in seconda e terza. La conseguenza è la base intenzionale a Ramos. Con tutti i cuscini occupati, Mazzanti arriva sul conto di 2 ball e 2 strike poi, dopo un foul ball, gira a vuoto una veloce alta ed è il terzo out al piatto. Dopo il primo out del sesto attacco dominicano, Mazzieri rileva l’eccellente Tiago Da Silva con Luca Panerati. Con 2 out, l’esterno destro Mendez punisce un lancio off speed che resta alto a Panerati e lo trasforma in un doppio a sinistra. Lo segue il designato Cesar con una secca linea ancora a sinistra e Mazzieri decide che per il mancino di Grosseto può bastare. In pedana sale Carlo Richetti, che chiude la ripresa mettendo al piatto Batista.
Anche la Dominicana fa la sua prima chiamata al bull pen. In apertura di settima ripresa sale sul monte Ruvelgys Hernandez, altro Big Leaguer (82 presenze). Lo accoglie con un singolo a destra Imperiali, ma gli azzurri (incluso Chapelli, pinch hitter per Ambrosino) non vanno oltre 3 rimbalzanti in diamante. Al cambio campo Richetti colpisce Sanchez e manda in base per ball Silvio Castillo. La sua partita finisce così e in pedana sale Alessandro Maestri. Il bunt di Guzman sposta i corridori in seconda e terza e l’Italia decide di forzare il gioco con 4 ball a Bernie Castro. Maestri ottiene il secondo out al piatto su Otanez, poi però spinge a casa il terzo punto dominicano con 4 ball a Gomez e viene punito duramente dall’esterno destro Mendez, che gli manda la palla oltre la recinzione a destra per un grande slam che di fatto chiude la partita.
Quella di Maestri termina dopo il singolo interno di Cesar e al suo posto sale in pedana Cicatello. Il quinto lanciatore italiano della serata chiude la ripresa mettendo al piatto Batista, nono battitore del turno. Con 2 out all’ottavo, Hernandez accusa problemi fisici e la Repubblica Dominicana lo rileva con Dario Veras Abreu, il suo closer. Il nuovo venuto debutta concedendo 4 ball a Chiarini ma Ramos, dopo aver spaventato Abreu con un homer in foul, è il terzo out al piatto. Con 2 out nell’ottavo attacco dominicano, l’Italia rileva Cicatello con Andrea Pizziconi. Il pitcher dei Diamondbacks viene toccato da un singolo di Guzman, poi chiude facendo battere a Bernie Castro un comebacker verso il monte. Vera liquida il nono attacco azzurro affrontando 3 uomini e ottenendo 2 strike out: sul pinch hitter Castellitto e Avagnina.