Sapore italiano

31 Maggio 2011
MAESTRI REGALA AI SALTDOGS IL SAPORE ITALIANO

Il lanciatore partente dei Lincoln, Alex Maestri, raccoglie una rimbalzante a mano nuda nel terzo inning contro Kansas City al Haymarket Park durante la partita di Martedì 24 Maggio 2011. La partita è stata sospesa per pioggia al settimo inning con Kansas City in vantaggio su Lincoln per 3 a 1.

Una No decision e una partita non finita, ma Alex Maestri ha fatto vedere tantissime buone cose ai Lincoln Saltdogs nella loro partita inaugurale al Haymarket Park.

I Saltdogs erano ancora sotto nel punteggio 3 a 1 contro i Kansas City T-Bones a metà del settimo inning, quando a causa del maltempo i 3,249 fans sono dovuti tornare a casa. La partita è continuata il giorno successivo alle 11 del mattino, in un inedita sfida di due inning.

Maestri ha fatto il suo meglio per mantenere il punteggio in parità fino al settimo inning.

Il venticinquenne è il primo lanciatore, nato e cresciuto in Italia, ad aver firmato per un organizzazione di major league e ha giocato per 5 anni nelle file dei Chicago Cubs.

Ha inoltre lanciato per l’Italia al World Baseball Classic nel 2006 e nel 2009 e si è costruito una carriera che include due presenze all’ All-Star game della serie Singolo A di baseball.

Martedì, ha limitato le mazze della squadra più “calda” in battuta dell’American Association subendo solo sei valide e un punto, concedendo una base per ball e segnando tre strike out, in sei inning lanciati. Il punteggio era fisso sul 1 a 1 quando Alessandro ha lasciato il monte.

“Ero abbastanza nervoso inizialmente e ho dovuto calmarmi,” dice Maestri. “Ho tentato di trovare il modo di non pensare troppo e di giocare semplicemente, cercando di divertirmi il più possibile.”

Maestri ha concesso un punto al primo inning, quando le valide, prima di Rico Washington e poi di Ray Sadler hanno portato in vantaggio Kansas City. Al terzo inning invece, con due uomini sulle basi non si è fatto intimidire e ha concesso solamente un altro singolo interno al quarto inning e un altra valida al quinto.

Al sesto inning ha affrontato solamente tre battitori, per poi lasciare il monte di lancio al rilievo Tommy Palica.

“Ho pensato che fosse andato tutto bene, niente di eccellente,” continua Maestri. “Sono contento di essere in questa squadra, e sono contento di essere a Lincoln. Vorrei fare del mio meglio per aiutare la squadra a vincere più partite possibili ed essere magari visto da qualche scout per tornare nelle leghe importanti.”

Maestri ha detto inoltre che, durante lo spring training di Marzo e Aprile aveva avuto il sentore che qualcosa non fosse andato per il verso giusto, e che avrebbe potuto anche essere tagliato dalla società.

“Non ho giocato al meglio lo scorso anno e, dopo l’ultimo giorno di Spring Training quest’anno, sono stato rilasciato. E’ stato un brutto colpo, ma molti amici e qualche contatto di mia conoscenza mi ha detto che Lincoln poteva essere una buona opportunità e un ottima vetrina. Non ci ho pensato molto, ho iniziato con questa squadra ed ora ho la possibilità di giocare ancora nel baseball che conta.”

Maestri ha spiegato che se avesse deciso di tornare a casa, a Rimini, probabilmente la sua carriera da giocatore sarebbe finita presto.

“Si gioca un buon baseball a casa, ma non in maniera eccellente. Non come quì. E se fossi andato a casa avrei dovuto pensare a cosa fare in futuro. Adesso invece, quì a Lincoln, ho ancora la possibilità di vivere il presente.”

Infatti, al momento, fa parte della rotazione titolare dei Saltdogs, integrandosi talmente bene da apprezzare anche la versione Americana del “cibo all’italiana”.

“A dire il vero mi piace mangiare cibi americani, ma ho la sensazione che tutte le persone vogliano farmi mangiare cibo italiano quando invece mi va bene mangiare cibo americano. Posso mangiare italiano ogni volta che torno a casa.”

Anche a Lincoln, Maestri conosce il suo obbiettivo: lanciare e vincere.

“Ho la possibilità di accrescere giorno dopo giorno la fiducia in me stesso,” dice Maestri, che ha un record di 1 vinta -1 persa dopo tre partite lanciate in stagione. Ha concesso 14 valide in più di 14 innings, regalando quattro basi su ball e mettendo a segno 11 strike out.

Il suo modo di lanciare, che comprende uno slider molto interessante, costringe gli avversari a battere molte rimbalzanti. Durante il terzo inning di martedì, ha raccolto a mano nuda un’insidiosa rimbalzante nella parte destra del monte di lancio, elevandosi con un salto in rotazione per eliminare l’uomo che stava correndo in seconda. Anche nel quarto inning ha messo a segno un altra giocata impossibile.

“Adoro le rimbalzanti come ogni altro momento di gioco. Prima di diventare un lanciatore, intorno ai 16/17 anni, ho giocato spesso come interno e penso di essere in grado di difendere abbastanza bene.”