SORPRESA INTERCONTINENTALE. L’ITALIA BATTE TAIWAN ED E’ TERZA
Clamorosa impresa degli azzurri: battono 4-3 i padroni di casa nella rassegna iridata e salgono sul podio. Il capitano Chiarini: “E’ un risultato frutto di umiltà e voglia di vincere”
TAICHUNG (Taiwan), 31 ottobre 2010 – Clamorosa impresa degli azzurri: battono 4-3 i padroni di casa nella rassegna iridata e salgono sul podio. Il capitano Chiarini: “E’ un risultato frutto di umiltà e voglia di vincere”
L’Italia del baseball entra nel gotha mondiale del baseball: grazie alla vittoria per 4-3 a Taiwan contro i padroni di casa, riesce a conquistare un terzo posto agli Intercontinentali ed è dunque il primo podio fuori dall’Europa (di cui siamo i campioni in carica) per questo sport. Un’impresa clamorosa e inattesa prima di arrivare qui, e ancora più bella da assaporare. Marco mazzieri, lo skipper di questa squadra appena finita una partita dalle incredibili emozioni ha radunato davanti alla panchina la squadra per ringraziarla di una settimana di partite incredibili, cominciata con una sconfitta di 0-10 dall’Olanda e poi proseguita in un crescendo stupendo sino a questo esito che davvero dà lustro e orgoglio al movimento dei diamanti e conclude la stagione più memorabile con l’oro continentale e questo bronzo sostanzialmente mondiale. E’ il coronamento di un lavoro di gruppo, a cominciare dallo staff che ha scelto il gruppo giusto per affrontare le grandi potenze: per la prima volta l’Italia riesce anche a fare l’en plein di battere le tre grandi potenze asiatiche. Ora è diventata un piccola potenza: risaliva al 1998 ai Mondiali di Nettuno il miglior risultato, un quarto posto con una finalina persa dal Nicaragua. Stavolta è finita diversamente. Ecco come.
L’Italia parte in tromba: due errori difensivi sui nostri due primi battitori, Granato e Infante creano scompiglio. E’ Chiarini a battere l’1-0, è Chiarini insieme a Ramos (reduce da valida) a rendere vincente una doppia rubata che vale il 2-0. Poi con due uomini base non riusciamo a monetizzare di più. E quando debutta dal box, Taiwan non solo si rende subito minacciosa ma sigla l’1-2 con il suo battitore designato a 2 out. Cody Cillo, il vincente contro il Giappone, non si complica di più e chiude la prima ripresa. Ma subisce il secondo punto del pari dopo sue hit consecutive dei primi due cinesi in attacco che gli costano pure il posto sul monte. Cinque valide avversarie dicono che il partente non ha trovato la location giusta per tenere a freno le mazze orientali. Tocca a Grifantini. Nel terzo inning riusciamo ad agguantare la terza base, Infante produce un doppio ma ci fermiamo lì: il lanciatore taiwanese carbura e infila strike out in serie.
A metà gara, ovvero al quinto inning, l’Italia torna avanti 3-2 grazie a Ramos Gizzi che resta in base insieme a Chiarini, occasione propizia per incrementare. Resta una sfida palpitante, sofferta da finale che conta. Taiwan spinta da un pubblico rumorosamente pazzesco e capace di cantare “Nella vecchia fattoria…” preme per pareggiare nel suo turno d’attacco, carica le basi ma Grifantini controlla senza subire danni, così come dall’altro fronte i cinesi di Taiwan riescono a neutralizzare altri due azzurri in base.
Bisogna allungare, incrementare per non rischiare: la settima tornata si apre con il secondo doppio di Infante, che raggiunge la terza per palla mancata del ricevitore e aspetta segnali da Chiarini per siglare il punto del 4-2 che entra ancora grazie a Ramos Gizzi. Ma il terzo lanciatore asiatico non ci concede altro. E la sofferenza continua: non è ancora fatta, nel baseball, sino all’ultimo out del nono inning non sai mai come possa finire. Infatti Taiwan sigla il terzo punto al settimo inning grazie all’esterno Kuo Hui, compagno nelle leghe minori americani del nostro Alex Liddi. Anche all’ottavo inning l’Italia conquista almeno una base, ma non va oltre: possiamo solo difendere il punto di vantaggio negli ultimi due attacchi locali. Il primo viene reso vano con l’arrivo di Maestri che sfrutta pure un’ottimo colto rubando di Angrisano. Nell’ultimo inning, il nostro lanciatore arriva a uno strike dalla fine poi subisce la valida dal neo ricevitore e concede una base a Kuo Ching. Basi piene, tutto lo stadio contro i lanci di Maestri. Che riesce a ipnotizzare Kuo Ching e gli spegne la pallina nel guanto. E’ il podio per l’Italia: cose mai viste nel baseball.
Il debuttante Alessandro Vaglio: “Non so neanche descrivere la felicità che provo, essere qui sul podio”. Il capitano Mario Chiarini: “E’ un risultato frutto di umiltà e voglia di vincere come mai, dopo l’Europeo è scattata una consapevolezza nuova”. Il lanciatore Alessandro Maestri: “E’ stato bello al rientro dall’esperienza americana, vincere con la maglia azzurra ti dà un’emozione unica. Avevamo lo stadio contro, io negli ultimi istanti ho provato a rallentare la pressione ed è andata benissimo, è la dimostrazione che nel baseball non è mai veramente finita fino all’ultima eliminazione. ma è merito di tutti i compagni, a cominciare da Grifantini”. Il manager Marco Mazzieri: “E’ la ciliegina sulla torta a una stagione indimenticabile, questo gruppo è arrivato così lontano perchè nessuno ha pensato a se stesso, ai rendimenti individuali ma s’è messo a disposizione della squadra, e questo per un allenatore è la soddisfazione più grande”.