Italia KO contro l’Olanda

23 Ottobre 2010
INTERCONTINENTALE: ITALIA KO. L’OLANDA E’ TROPPO FORTE
Alex Maestri, gioca nelle Minor League Usa. Foto Ratti

TOU LIOU (Taiwan), 23 ottobre 2010 – Gli azzurri demoliti 10-0 dagli arancioni in appena 7 inning nel debutto nella Coppa che si gioca a Taiwan. Ma la formula promuove le prime tre alla fase successiva, quindi nulla è compromesso. Non c’è partita: l’Italia del baseball parte male, malissimo, nella Coppa Intercontinentale, anche se la formula promuove tre squadre per girone. Brucia, e tantissimo, la sconfitta da un’Olanda che evidentemente è scesa così male dal trono europeo di agosto da volersi vendicare con una potenza devastante sul diamante della cittadina taiwanese. Semplice e lineare per uno sport che pare di difficile comprensione: se da un lato funziona tutto in attacco e dall’altro non funziona niente sul monte dove si dovrebbe ergere la difesa, il risultato è scontato.

Dal box si intuisce subito che è il giorno dell’Olanda: prima non sfrutta un doppio di Gregorius, colto rubando in terza base, nel secondo inning sfrutta un triplo di Smith, poi spinto a casa da Legito per il primo vantaggio orange. Il 2-0 propiziato da Schopp costa il monte al partente Chris Cooper, il mancino che aveva difeso la prima vittoria azzurra sugli olandesi agli Europei di Stoccarda. Tocca ad Alessandro Maestri dopo 3 anni lontani in nazionale: Mazzieri si gioca giustamente l’asso che gioca nelle Minors americane dei Chicago Cubs. Ma son dolori pure per lui che con 2 out subisce la valida rimbalzante a destra di Daantji che provoca altri 2 punti. E anche il lead-off Kingsale batte a destra il 5-0, mentre Gregorius spedisce la pallina del 6-0. Siamo in bambola, anzi travolti dal fuoricampo a sinistra di Sidney de Jong. Gli olandesi festeggiano, anche troppo, memori della doppia batosta continentali. E’ sempre una questione di rivincite e orgoglie, di scuole e rivalità infinita tra azzurri e arancioni.

Ripartire da 0-8 è come scalare una montagna: Chiarini (autore di una spettacolare presa in tuffo su Gregorius) dà un segnale con un doppio a sinistra: ma dal box gli azzurri hanno bisogno di continuità per un recupero che pare impossibile dopo soli 2 inning. E al terzo il fuoco olandese non si spegne: sul secondo rilievo Luca Panerati, mancino che si sta facendo le ossa in America, Legito spara un fuoricampo da un punto, tutti i battitori olandesi sono scatenati e trovano sempre il corridoio libero per girare sulle basi. Dieci punti con 12 valide in 3 inning ha davvero del clamoroso nel confronto tra le due potenze europee.

Come evitare la manifesta inferiorità, cioè la differenza di 10 punti che consente dopo il settimo inning l’interruzione anticipata del match? Chiarini arriva in tuffo a casa sulla valida di Chapelli e dunque mai così vicini al punto ma la difesa rivale nega all’Italia questa – definiamola – soddisfazione. Domenica contro la Thailandia l’Italia cercherà di dimenticare un sabato notte da incubo.

Il c.t. Marco Mazzieri non nasconde la delusione: “Purtroppo avevamo pensato a una partita chiusa ma abbiamo avuto 2 inning sfortunati, peccato per Maestri. Ma poi abbiamo tenuto, con i Bavera e i Sambucci questa è una squadra portata qui per fare esperienza, loro avevano 4 giocatori in più delle leghe americane e in campo s’è visto, una giornata storta può capitare”.

Situazione (1ª fase). Venerdì (1ª giornata). Girone A: Taiwan-S.Corea 11-5; R. Ceca-Cuba 0-18 (6°). Sabato: Hong Kong-Sud Corea; Taiwan-Repubblica Ceca. Girone B: Nicaragua-Giappone 0-8; Italia-Olanda 0-10 (7°). Domenica: Italia-Thailanda (12.30 italiane); Olanda-Nicaragua.