L’articolo del Resto del Carlino
Una favola iniziata 45 anni fa
E’stata la ciliegina sulla torta, l’oliva nel Martini in un’annata dove venivano celebrati i 45 anni di storia. I Falcons Torre Pedrera sono nati infatti nel remoto 1977 grazie alla passione di Luigi Bellavista e Giovanni Cit, il primo presidente. Una società da sempre attenta alla crescita dei giovani, un club che ha appena vinto il suo ottavo titolo italiano. E per la prima volta a conquistarlo sono stati gli under 18, ragazzi nati dal 2004 al 2006, otto dei quali (Ravegnani, Giovanelli, Greco, Sartini, Spezi, Mazzone, Magnani, Simone Ioli) hanno trovato spazio nell’ultima serie A. “Aver disputato il massimo campionato con una rosa formata solo da italiani ci ha permesso di arrivare in grande condizione a questo appuntamento”, sostiene il presidente del Torre Pedrera, Carlo Ravegnani che, al pari dei ‘cugini’ del New Rimini, chiederà di essere ripescato in A dopo la recente retrocessione. Nel concentramento di Modena, lo ricordiamo, i Falcons hanno faticato per aver ragione di Grosseto in semifinale, mentre la finale con Ronchi, eccezion fatta per un avvio complicato, si è rivelata una corsa in discesa senza freni.
“I lanciatori sono stati determinanti, hanno tenuto una percentuale di strike altissima – è ancora Ravegnani sr. che parla –. Simone Ioli, ad esempio, in finale ha ‘tirato’ 6.2 inning effettuando appena un’ottantina di lanci”. Nel ricco palmares del Torre Pedrera il primo scudetto è datato 1997, in ‘diamante’ Alessandro Maestri e gli altri ragazzi dell’85. Poi, con grande continuità, titoli a raffica nel 2014, 2015, 2016 (addirittura due), 2017 e 2021, prima dell’acuto di domenica al ‘Torri’ di Modena. Nei Falcons neo-campioni d’Italia 2022, curiosamente, non c’è neppure un azzurrino.